Molte persone con dolore cronico e in particolare quelle affette da emicrania, sviluppano ideazioni di morte. Alcuni arrivano a tentare il suicidio. Il 14% vi sembra poco? E se vi ricordassi che gli emicranici in Italia sono 15.000.000?
Sono tanti, troppi.
Ma spesso le persone esibiscono segni che possono essere campanelli d’allarme, avvisi di un percorso premeditato verso la morte.
Così, spesso sentiamo…
- Parlare di morte o di non avere motivi per vivere
- Sentirsi emarginato o sentirsi senza speranza o intrappolato
- Vendere o regalare oggetti di valore anche affettivo
- Allontanarsi dalla famiglia e dagli amici
- Salutare le persone vicine, per esempio organizzando cene
- Dormire troppo o troppo poco
- Assumere comportamenti pericolosi, come bere troppo alcool, usare doghe ecc
La Fondazione Americana per la Prevenzione dei Suicidi, comprende una guida esauriente per affrontare tali situazioni.
Cosa fare in queste situazioni?
Recarsi in ospedale. Senza ritardi.
A volte i comuni farmaci non sono sufficienti. A volte persino gli antidepressivi possono portare dalla ideazione alla realizzazione del suicidio.
Varie nuove terapie emergono in studi che confermano sempre di più la loro utilità: la ketamina controlla in acuto sia la crisi emicranica che quella anticonservativa. Ancora più recentemente, studi approfonditi su alcuni psichedelici, riducono il tasso di suicidio ma anche la frequenza dell’emicrania ed il dolore. Strano il futuro dopo che per decenni sono stati illegalmente utilizzati a scopo ricreativo?